The End of SISTRI ??…forse

Un Agosto nuvoloso in parecchie zone d’Italia ma non certo a Montecitorio, dove quest’anno, a quanto pare, il clima è stato particolarmente bollente.

Ma vediamo dunque il punto della situazione.

  1. Il 16 agosto 2011 entra in vigore il Decreto che estende la 231 ai reati ambientali, ovvero il Decreto Legislativo 7 luglio 2011, n. 121Attuazione della direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell'ambiente, nonché della direttiva 2009/123/CE che modifica la direttiva 2005/35/CE relativa all'inquinamento provocato dalle navi e all'introduzione di sanzioni per violazioni” che prevede appunto l’estensione della responsabilità amministrativa delle società e degli enti prevista dal D.Lgs. 231/01 anche ai reati ambientali, ovvero reati nel trattamento dei rifiuti e in caso di violazioni ai nuovi articoli del codice penale introdotti: uccisione, distruzione, cattura, prelievo, detenzione di esemplari di specie animali o vegetali selvatiche protette e distruzione o deterioramento di habitat all'interno di un sito protetto.
  2. A sorpresa è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n° 188 il Decreto Legge 13 agosto 2011 n° 138 recante “Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo” che prevede l’abolizione del tanto criticato sistema SISTRI. La sorpresa è stata così grande da colpire la stessa “Ideatrice” del progetto Sistri, il ministro Stefania Prestigiacomo

Finisce l’avventura SISTRI dunque? In questo modo? Ummh...anche questa volta la risposta non pare in verità essere così scontata.

Vediamo un po’…. la combinazione dei due provvedimenti di cui sopra comporta a questo punto una strana serie di criticità:

  • Il Decreto che abroga il Sistri è un Decreto Legge il che vuol dire che deve essere convertito in Legge entro 60 giorni per essere valido.
  • Da più parti gli “ambientalisti” sollevano proteste indignate per il fatto che secondo loro così facendo si aprono le porte di nuovo alle Ecomafie. Questa voce si unisce e rafforza quella scandalizzata e indignata del Ministro ideatrice del progetto SISTRI.
  • L’abrogazione del Sistri mutila (in parte) il Decreto che estendeva la 231 ai reati ambientali, eliminando l’efficacia delle sanzioni in materia di rifiuti, con ciò dunque acuendo l’astio di chi crede davvero che il SISTRI possa essere una soluzione alle ecomafie.
  • In ogni caso, visto che il Sistri è stato abolito quasi ad insaputa della sua “ideatrice”, avranno tenuto conto, quelli che l’hanno eliminato, del fatto che, con quest’operazione hanno mostrato il fianco ad un’orda di domande di rivalsa da parte delle aziende che chiaramente vorranno farsi tempestivamente restituire i soldi versati per 2 anni di Sistri, ancorchè non operativo, nonché dei costi sostenuti per acquistare black box, partecipare a corsi di formazione, adeguare i sistemi informativi, adeguare i mezzi, acquistare nuovi software e via dicendo.

Noi che siamo in azienda, che lavoriamo duro e che sappiamo bene che cosa vorrebbe dire SISTRI, cosa ha comportato in termini di confusione in questi due anni, quanto realmente tragici sono stati i Click Day (presto rinomati Crack Day), in tempi di crisi con manovre finanziarie importanti come quelle in atto, non possiamo che essere perplessi e preoccupati fra una dura incudine e un altrettanto duro martello...

Ing. Alessandro Ardu